Castlevania, in Giappone Akumajō Dracula (悪魔城ドラキュラ?, Akumajō Dorakyura, lett. "Il castello demoniaco di Dracula"), è una serie di videogiochi creati da Konami.
Il primo gioco della serie, Castlevania (Akumajō Dracula), viene pubblicato per la prima volta il 26 settembre 1986 sulla console giapponese Famicom, più precisamente per la periferica Famicom Disk System. Nel mese di ottobre dello stesso anno viene adattato, rinominato Vampire Killer e successivamente pubblicato in Giappone e in Europa per l'home computer MSX2. Nel maggio 1987 viene portato su cartuccia e pubblicato in Nord America sul formato Nintendo Entertainment System, segue poi la distribuzione europea.
Nelle prime produzioni ci furono vari tentativi da parte degli autori per l'adattamento occidentale del nome giapponese: Castlevania, Vampire Killer e Haunted Castle, poi prevalse il titolo Castlevania come acronimo dell'inglese Castle of Transylvania.
La saga di Castlevania conta oltre 20 episodi disseminati sulla maggior parte dei sistemi apparsi sul mercato, sia console (Nintendo Entertainment System, Game Boy, Super Nintendo, Sega Mega Drive, PC Engine, PlayStation, Sega Saturn, Nintendo 64, Game Boy Advance, PlayStation 2, Xbox, Nintendo DS, PSP, Wii, PlayStation 3, Xbox 360, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch); sia home computer come Commodore 64, Sharp X68000, Amiga e personal computer (MS-DOS, Microsoft Windows). Un episodio è apparso anche in sala giochi.
Origini
La trama è spesso molto simile tra i vari episodi della serie, dato che l'ambientazione sfruttata è quasi sempre l'eterno Castello del conte Dracula e in linea generale racconta delle gesta della famiglia Belmont, una nobile stirpe europea di cacciatori di vampiri avversa alle forze del male da secoli. Il termine Belmont ha però arbitrariamente soppiantato la stessa origine francese del nome, nonostante si tratti di un deliberato cambiamento dall'originale, la stessa Konami ha appoggiato questa strategia. Un riscontro oggettivo e certo della linea di sangue "franca" del Clan Belmont la si scopre nel manuale per Famicom Disk System e nuovamente in Dracula X per PC Engine durante le sequenze animate del gioco. L'idea del primo capitolo del 1986 era quella di sfruttare la leggendaria figura del Conte Dracula, icona orrorifica per eccellenza, inserirlo ad hoc in un contesto orrorifico e renderlo boss finale di un videogioco a piattaforme di spiccata componente avventurosa. L'eroe del gioco sarebbe dunque stato un intrepido cacciatore di vampiri, pronto ad avventurarsi nella spettrale dimora del conte, debellando orde di creature asservite all'oscuro volere del principe dei vampiri. Il solido principio degli albori era però destinato a mutare e a svilupparsi in maniera composita e approfondita, con una poliedrica struttura compositiva.
Ispirandosi ad un compendio di figure a cavallo tra la pittura gotica e rinascimentale dei secoli passati, ogni director giapponese che ha lavorato sulla saga di Castlevania ha posto il suo personalissimo sigillo sull'epopea del Clan Belmont, Belnades e Morris (le tre casate che fanno da sfondo al gioco). Non è difficile infatti distinguere nei numerosi episodi della saga un esplicito omaggio all'opera artistica di maestri pittori come Gustave Doré, Francisco Goya, Pieter Bruegel, e Albrecht Dürer. Sebbene in parametri d'influenza diversa, è possibile distinguere nei coloratissimi sprite di Castlevania rimandi ad opere come "Partenza per il Sabba" o "Il Trionfo della Morte" e altre opere analoghe. L'immaginario fiammingo si combina con una raccolta di figure mitologiche tipiche come chimere, tritoni, arpie, minotauri, risalenti a varie mitologie: da quella greco-romana, a quella nordica e a quella araba.
La trama della serie è vagamente ispirata al romanzo di Bram Stoker.
Episodi
Raccolte
Titoli correlati
Vedi crossover
Uno dei creatori, Koji Igarashi, dopo aver lasciato la Konami decide di continuare la "successione spirituale" di giochi in stile Castlevania con:
- Bloodstained: Curse of the Moon, 2018 Inti Creates (in stile grafico a 8-bit)
- Bloodstained: Ritual of the Night, 2019 505 Games
- Bloodstained: Curse of the Moon 2, 2020 Inti Creates (in stile grafico a 8-bit)
Entrambi pubblicati per Steam (PC/Mac/Linux), Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch.
Titoli annullati
Dettagli degli episodi
Il primo titolo della serie, Castlevania (1986), è un tipico videogioco a piattaforme dell'epoca dove si controlla Simon Belmont, un discendente del clan di cacciatori di vampiri dei Belmont. Armato della sua frusta sacra, tramandata da generazione in generazione, si deve avventurare nel castello del Conte Dracula per trovarlo e ucciderlo. Si possono utilizzare anche armi secondarie che consumano dei cuori; questi possono essere ottenuti distruggendo candelabri o uccidendo nemici. Esistono diversi remake di questo gioco, a partire dalla versione "parallela" Vampire Hunter; poi Haunted Castle versione per sala giochi dotato di trama differente; un port per Sharp X68000, arrivato in occidente come Castlevania Chronicles su Playstation; Super Castlevania IV, per Super Nintendo.
Nel seguito, Simon's Quest, vengono introdotti molti elementi tipici dei giochi di ruolo (livelli di abilità, PNG, un mondo esplorabile a piacimento dove i livelli sono connessi fra loro e rigiocabili); elementi che vengono eliminati nel terzo episodio, Dracula's Curse, dove tuttavia è possibile in alcuni casi scegliere la sequenza di gioco dei livelli, utilizzare tre diversi personaggi e avere un alleato.
Dopo alcuni episodi per sistemi a 16-bit e per console portatili, che bene o male riprendono stile e modalità di gioco dei precedenti, è nel 1997 che, con Symphony of the Night la serie cambia aspetto per diventare quella odierna. Vengono inseriti molti elementi da avventura dinamica, in particolare da Metroid e Super Metroid (tanto che, scherzosamente, i fan chiamano il titolo Castleroid o Metroidvania). Con l'avvento del direttore artistico Ayami Kojima anche l'aspetto grafico cambia, passando dalle oscure ambientazioni in stile medievale ad uno barocco e manieristico. I titoli seguenti per Nintendo DS hanno adottato un aspetto in stile anime, per paura che i più giovani non apprezzassero l'arte matura di Kojima.
Esistono anche sei episodi tridimensionali di Castlevania, due per Nintendo 64 (Castlevania, Legacy of Darkness), due per Playstation 2 (Lament of Innocence, Curse of Darkness), e i recenti (Lords of Shadow) e (Lords of Shadow 2) per Xbox360 e Playstation 3.
Elementi comuni
Benché esistano titoli anche molto diversi fra loro, nella stragrande maggioranza di essi esistono elementi in comune che contraddistinguono la serie fin dal primo episodio:
- armi secondarie che affiancano quella principale (di solito la frusta "ammazzavampiri"): i più comuni sono coltelli e asce da lancio, acqua santa, una croce, una bibbia.
- power-up a forma di cuore, che di volta in volta servono come "munizioni" per le armi secondarie, come denaro e per aumentare esperienza (solo in un episodio per Game Boy a ripristinare la vita).
- alcuni mostri tipici: scheletri che lanciano ossa, pipistrelli, zombie, armature semoventi che lanciano asce, teste di meduse che volano, occhi volanti dotati di una sorta di coda. Tra i boss, oltre a Dracula, appare molto spesso (solitamente alla fine del penultimo livello) la Morte.
Altri media
Cinema
Un progetto cinematografico basato sul videogioco era stato annunciato nel 2005 ed era andato avanti nello sviluppo per poi essere ufficialmente annullato nel 2009.
La storia avrebbe trattato le origini di un giovane Dracula e il suo gruppo di vampiri all'inizio di un'atroce presa di potere della Transilvania medievale. A fermare le creature si presenteranno i Belmont, una famiglia di cacciatori di vampiri.
L'intenzione di trasporre per il grande schermo una delle saghe videoludiche di stampo storico come Castlevania risale al 2005, anno in cui la Crystal Sky Pictures acquistò i diritti cinematografici della serie. Paul W.S. Anderson venne incaricato di regia e sceneggiatura, annunciando l'inizio della lavorazione su fine 2006 e stimando una spesa preventiva iniziale di 50 milioni di dollari.
Per un incarico più promettente e comunque di produzione più sicura, Death Race (rifacimento di Anno 2000 - La corsa della morte), Anderson dovette abbandonare temporaneamente la regia dando spazio quindi a Sylvain White. Le idee di quest'ultimo sull'approccio da intraprendere per realizzare nel miglior modo possibile la trasposizione furono quelle di tenersi sul genere di un film vampiresco e viste le basi solide già fissate dai videogiochi ne contemplavano un ottimo inizio.
Per la realizzazione delle musiche, Anderson si dichiarò speranzoso nel vedere il compositore della colonna sonora dei videogiochi, Michiru Yamane, partecipare anche al film.
La post-produzione avrebbe dovuto svolgersi in alcuni studi cinematografici di Londra.
A poco tempo dall'annuncio di produzione, lo studio Dimension Films entrò in negoziati per il controllo della distribuzione cinematografica in territorio nordamericano. A un anno di distanza dai trattati, la Dimension fu replicata dalla Rogue Pictures nella distribuzione nordamericana per via di problemi legati alla produzione, assistendo la Crystal Sky riguardo alla distribuzione internazionale.
Dopo il passaggio di regia da Anderson a White e la successiva riprogrammazione della lavorazione, la distribuzione cinematografica fu fissata per un parziale fine 2008.
Sceneggiatura
Riguardo alla sceneggiatura e alle prime idee d'approccio, il produttore Jeremy Bolt permise di integrare una buona storia su Dracula, aggiungendo al contempo le origini dei personaggi Belmont, intenzionato a rifarsi sulla trama seguendo le orme dei primi videogiochi.
Anderson, invece, idealizzò una storia gotica e romantica, con la possibilità di un film tridimensionale, analizzando nel dettaglio Dracula e Belmont, due personaggi chiave dell'intera saga occorrendo a narrare la storia in diverse situazioni temporali, ma rimanendo principalmente nella Transilvania del XV secolo.
L'inizio dello sciopero degli sceneggiatori (2007-2008) fissato al 5 novembre, rallentò la scrittura della sceneggiatura, nonostante Anderson premette per riceverla almeno due o tre settimane prima del blocco cinematografico previsto, e il produttore Jeremy Bolt annunciò lo stop della produzione fino alla primavera del 2008.
Dopo l'uscita dal progetto di Anderson, Ian Jeffers venne incaricato della riscrittura.
Riprese
La lavorazione era inizialmente fissata per iniziare durante la primavera 2007. I primi sopralluoghi volti a definire le location cui svolgere le principali riprese e ambientare la storia si tennero nel 2006 in Ungheria e Romania, pianificando la costruzione di alcuni set a Budapest cui girare in interni le scene del castello.
In gennaio, la lavorazione fu posticipata alla stagione a venire con location in Transilvania e località ungheresi, il motivo del ritardo fu spiegato da Anderson come di natura prettamente strutturale, pare infatti che i produttori volessero ambientare la storia in inverno datando un consistente numero di scene con la presenza di neve, scelta forzata visto il carattere temporale della primavera. Parlando anche delle ambientazioni scelte, il regista dichiarò che fu come ricreare Mordor, paesaggi naturali pieni di gotico e paura, calcolando ogni singola angolazione possibile per un materiale emozionante.
Con il cambio di regia da Anderson a White, le riprese furono nuovamente oggetto di riprogrammazione: inizio in tardo 2007 e set in Sudafrica e Romania.
Annullamento
I problemi di una produzione già difficoltosa scaturiti dallo sciopero degli sceneggiatori, prima, la messa in vendita della Relativity Media e la possibilità di un fermo degli attori previsto per il vicino futuro, dopo, portarono lo studio cinematografico ad attivare la produzione limbo. Nonostante lo stallo, White decise di rimanere alla regia.
A fine maggio 2009 è stata annunciata l'ufficiale caduta del progetto, dopo il definitivo blocco del progetto avutosi con la caduta nella produzione limbo.
Nuovo progetto
Ad alcuni mesi di distanza dall'annullamento del progetto di White e Anderson, all'edizione 2009 del Comic-Con viene annunciato un nuovo film per la regia di James Wan (ideatore di Saw). Le premesse sono di ripartire da capo, ricercare uno sceneggiatore che si mantenga fedele alla trama del videogioco, creare un ponte tra occidente e oriente mantenendo le atmosfere gotiche e fantasy proposte. Unico collegamento con il progetto precedente è Paul W.S. Anderson, chiamato a tornare come produttore. Ad oggi non esistono ulteriori notizie sul progetto e si ritiene definitivamente accantonato.
Serie animate
Un videogioco per Kevin - Captain N
Simon Belmont e alcuni cattivi della saga sono presenti come personaggi secondari nella serie animata Un videogioco per Kevin - Captain N del 1989.
Castlevania
Nel 2017 è uscita su Netflix la serie animata Castlevania.
Castlevania: Nocturne
Nel 2023 è uscito, sempre su Netflix, uno spin-off della prima serie animata, intitolato Castlevania: Nocturne.
Accoglienza
La rivista Play Generation classificò i Belmont come la terza famiglia più celebre dei videogiochi usciti su PlayStation 2.
Note
Bibliografia
- Gualtiero Cannarsi, Akumajō Dorakyura, in Gamers, n. 2, Hobby Media, aprile/maggio 2007, pp. 24-26, ISSN 1971-002X.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castlevania
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su konami.com.
- (EN) Gruppo di videogiochi: Castlevania, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Castlevania (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) Castlevania (album musicali), su VGMdb.net.
- (EN) Castlevania, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.




